Il termine Dōjō è tradotto come “il luogo dove si segue la via“. Nella cultura Zen, il Dōjō è un ambiente pulito, silenzioso (per staccarsi completamente dalla vita dinamica, rumorosa e frenetica), vuoto (senza alcun ornamento alle pareti, per non distrarre la mente dalle cose inutili e superflue), aiuta lo spirito a rilassarsi ed a concentrarsi. Il Dōjō è il luogo dove il corpo e lo spirito si allenano per ritrovarsi. Bisogna sempre tenere presente che:
1) si entra nel Dōjō per imparare e non per esaltare il proprio ego. L’apprendimento presuppone un atteggiamento di umiltà e un comportamento rispettoso verso il Maestro, gli altri allievi e verso il Dōjō.
2) un karateka deve avere un comportamento, dentro e fuori del Dōjō, sobrio ed ispirato a principi di onestà e giustizia, compassione, gentilezza e cortesia, sincerità, onore ed eroico coraggio (i principi del Bushido).
Ci sono delle norme di buon comportamento, sicurezza e igiene che occorre seguire all’interno del Dōjō. Scarica il regolamento completo e stampabile (fronte e retro) delle regole del nostro Dojo.
__________________________________________________
Dōjō-Kun e il cerimoniale del saluto
Letteralmente significa “le regole del luogo dove si segue la Via“, esso rappresenta in sintesi lo spirito con il quale deve essere affrontata la pratica del Karate-do. In genere, viene recitato nella cerimonia del saluto conclusivo l’allenamento. L’allievo più anziano recita le frasi del dojo-kun ripetute da tutti gli allievi:
HEI JO SHIN KORE KARATE-DO NARI NICHI NICHI NO KOKORO OKOTARU BEKARAZU
(il significato in italiano) Uno spirito, un cuore ed una mente che si rinnovano ogni giorno, questa è la via del Karate, il cuore di ogni giornata. Lascia il tuo egoismo ed in ogni situazione, sia triste, sia lieta, mantieni il tuo equilibrio interiore. Non dimenticarlo mai.