A sinistra il Maestro Tonino Giannì a destra l’IstruttoreTitì Munzone.
Attacco oi-tsuki chudan, difesa e contrattacco simultaneo in un unico movimento: soto-uke, mae-gheri.
Mantenersi in asse con l’avversario, con il busto dritto e non proiettato ne in avanti e ne indietro, cedere nelle gambe e portare la parata e l’attacco in un unico movimento e nello stesso momento. Tutto ciò è possibile se si riesce ad avere una buona mobilità delle proprie articolazioni, mobilità che si ottiene tramite specifici esercizi di lavoro interno (uchi ko o nei gong).