Il Bushido (武士道), letteralmente “la via del guerriero” è il codice della condotta morale che i Samurai dovevano osservare nella loro vita. La loro origine è ispirata dai classici cinesi, Confucio (孔夫子 Kǒng Fūzǐ) per eccellenza, ma anche gli insegnamenti del Buddismo Zen, ritenuta non a caso “la religione dei samurai” e dello Shintoismo. Queste norme comportamentali del Bushido sono parte integrante del Karate-Do. La via percorsa dal karateka non è solo una crescita tecnica è anche e soprattutto una crescita morale. Non basta conoscere delle tecniche per avanzare di grado, devi dare prova di avere una base morale degna dell’abito e della cintura che indossi. Nei 20 precetti che ci ha lasciato Gichin Funakoshi troviamo dei riferimenti chiari della strada che dobbiamo percorrere da un punto di vista etico e morale: saluto e rispetto (1°), giustizia (3°), il karate stile di vita (8°), per tutta la vita (9°) e in ogni occasione giornaliera (10°). Non di rado capitava che un karateka veniva allontanato dal suo maestro se mostrava atteggiamenti in contrasto con i principi etici e morali, perché il suo modo di fare danneggiava non solo il maestro o il Dojo, ma soprattutto l’arte marziale in se.
Le indicazioni a cui il samurai è tenuto, scrupolosamente ad attenersi sono sette. Iniziamo con il primo:
義, Gi: Rettitudine, Onestà e Giustizia. Per un samurai è assolutamente ripugnate il comportamento disonesto e la condotta scorretta. Tante volte questo concetto può essere frainteso ed è visto solo da un punto di vista limitato. A tal proposito Hayashi Shihei (1738-1793, nella foto la sua statua al Kōtōdai Park, Sendai) lo definisce con queste parole “La rettitudine è il potere di decidere di assumere una certa linea di condotta in accordo con la ragione, senza esitazione“. Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone, ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell’onestà e della giustizia.
(considerazioni liberamente tratte dal libro di Inazo Nitobe “Buschido. L’Anima del Giappone” e da “Il Bushido, codice di onore del samurai”, Cultur College)